Zavatti Silvio

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Biografie:
Silvio Zavatti
II giorno 13 maggio 1985 è pre-maturamerite scomparso in Ancona il prof. Silvio Zavatti, direttore dell'Istituto Geografico Polare di Civitanova Marche, della rivista «II Polo» e fondatore e direttore del Museo Polare e della Biblioteca Polare, una delle più importanti del mondo ed unica in Italia. Nato a Forti il 10 novembre 1917, divenne capitano di lungo corso e per due anni navigò alla vela su navi inglesi.
Partecipò in Marina alla Seconda Guerra Mondiale; prese parte attiva alla Resistenza e ricopri anche la carica di vicesindaco di Forli.
Laureatosi in Belle Lettere si trasferi nelle Marche, dove intraprese la carriera di insegnante. Fu professore di geografia presso la facoltà di Lettere dell'Università di Urbino.
Appassionato dell'Artide e profondo studioso di etnologia, organizzò numerose spedizioni a carattere scientifico: nel 1959 fu nell'Antartide, all'isola di Bouvet; poi, negli anni 1961, '62, '63, '69 e '74 guidò spedizioni scientifiche nelI'Artide Canadese, in Groenlandia e in Finlandia.
E autore di oltre 100 volumi, fra i quali ricordiamo: «II Dizionario degli esploratori» (1958), „L'esplorazione dell'Antartide“ (1958), „La scoperta del mondo“ (1968), e soprattutto le due ultime fondamentali opere «Uomini verso l'ignoto» (1979) e „L'Italia e le regioni polari“ (1981).
Profondo conoscitore del popolo eschimese e dei suoi usi e costumi, studioso della lingua e dei dialetti eschimesi, egli ha lasciato pregevoli traduzioni di canti e di poesia popolari, con acute osservazioni riguardanti quegli „Inuit“ che tanto amava e dei quali divenne strenuo difensore.
Mario Fantin, nelle sue monumentali opere sull'Artide, lo cita più volte e ne riporta numerosi scritti, riguardanti quelle popolazioni che egli, a ragione, riteneva vittime di sopraffazioni e minacciate dalla moderna tecnologia.
Nella sua ultima grande opera „L'Italia e le regioni polari“, egli volle ricordare in un capitolo le maggiori imprese degli italiani, alpinisti e studiosi, nell'Artide e nell'Antartide. Egli fu sempre prodigo di consigli verso coloro che programmavano viaggi nelle regioni polari, anche se negli ultimi tempi non poté più parteciparvi per ragioni di salute.
Zavatti fu sempre presente ai più importanti congressi polari internazionali e nel 1970 ne organizzò personalmente uno a Civitanova Marche, che ebbe grande risonanza mondiale anche perché era il primo a svolgersi in Italia e al quale presero parte studiosi ed esploratori polari di tutto il mondo. Nel 1983 fu relatore al Congresso Internazionale Polare di Parigi e nel 1984 fu invitato alla grande manifestazione commemorativa presso il Museo della Montagna di Torino «Dal Polo al K2 sulle orme del Duca degli Abruzzi», dove fu ascoltato con grande interesse e dove espose alcuni preziosi cimeli della spedizione polare del Duca degli Abruzzi, di cui noi ci eravamo interessati affinché dal Museo civico di Tortona, cui erano stati donati dal Generale Medico Cavalli Molinelli, fossero trasferiti al suo Museo di Civitanova Marche.
La sua scomparsa costituisce una grave perdita per la cultura italiana e auspichiamo che la sua opera sia portata avanti e soprattutto che il suo Museo, che stava per essere sistemato nella secentesca villa Vitali in Fermo, possa essere conservato all'ammirazione degli appassionati e degli studiosi.
B. Barabino
Quelle: Rivista Mensile Volume 107, 1986, Seite 76



Geboren am:
10.11.1917
Gestorben am:
13.05.1985