Cellini Quinto
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Biografie:
geboren in Ferrara (Italien)
gestorben in der Sella (Italien)
QUINTO CELLINI
Nato il 18 novembre 1933 a Ferrara, iscritto alla Sezione del C.A.I. di Bressanone, sottosezione di Chiusa Isarco, fu fin dalla giovane età uno sportivo ed un alpinista provetto. Di carattere umile e buono, partecipava con entusiasmo e disciplina a tutte le attività dei sodalizi giovanili di cui era socio, criticando con obbiettività e senza ran-core quanto gli sembrava correggibile. Il suo spirito di associazione era perciò democratico nel senso più buono della parola e la sua adesione era veramente collaborazione attiva ben lontana Balla frequente formalità esteriore. Del vivace e simpatico gruppo giovanile del C.A.I. di Chiusa era uno degli elementi più buoni e più preparati: sempre pronto a partecipare ai momenti di allegria come a quella di necessaria serietà. Fu uno degli animatori e dei fondatori della squadra di soccorso alpino del C.A.I. di Chiusa e di esso uno degli elementi più qualificati. L'impegno e la serietà con cui egli assieme ai suoi amici continuava da tempo gli allenamenti per la formazione della squadra erano il segno di come egli aveva sentito l'importanza ed il significato spirituale del soccorso alpino. Il 3 luglio 1955 assieme alle squadre di Bolzano, Appiano, Ortisei, i giovani del soccorso alpino di Chiusa partecipavano ad una grande esercitazione sulle torri del Sella. In quel giorno, alle 9,40 del mattino, la morte lo colse mentre scalava la prima torre del Sella assieme ai suoi amici ed al fratello Gilberto. Il cordoglio degli amici, la solidarietà degli alpinisti fecero si che le sun esequie funebri fossero quanto di più solenne e grande si potesse immaginare, ed assumessero la forma di un vero e proprio plebiscito di cordoglio.
Nel trigesimo della morte gli amici poi si riunirono al Passo Sella, dove a cura del C.A.I. di Chiusa, fu scoperta una lapide alla sua memoria ed egli fu ricordato nella cornice meravigliosa di quei monti che egli tanto amò. E lassù certamente Quinto ritornò quel giorno in mezzo ai suoi ragazzi, in mezzo ai suoi amici ed ai suoi cari per pregare assieme ad essi l'Altissimo, che anche in vita egli tanto amò e che in giovane età l'aveva accolto nella sua schiera di angeli.
Quelle: Rivista Mensile, Volume 75, 1956, Seite 112-113
Gestorben am:
03.07.1955